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sabato 25 agosto 2007

SALERNO IN FIAMME



Ieri tornando a casa...
dalla tangenziale ho visto uno scenario spaventoso...
...ex belvedere di Salerno, era sommersa praticamente dalle fiamme...

L'area nella zona circostante era diventata irrespirabile, e le ceneri rendevano il quartiere desolante...
Quella zona, dove spiccava tra il grigiore del cemento cittadino, era circondato da quella luce rossa che mano mano si stava espandendo...
La cosa buffa, che mi ha fatto ancor più incavolare, è stata che per tutta la giornata ha regnato l'afa e il caldo torrido...proprio in quell'attimo un forte vento si è alzato...
aumentando la velocità con cui le fiamme si sono propagate...
un scenario orrendo...
In passato sono stato membro di un associazione di volontariato che durante proprio questo periodo si mobilitava per lo spegnimento degli incendi...
per intenderci avevo 16anni...ma già avevo capito l'importanza che ha la natura...
Lo scempio, che ha distrutto una traccia della macchia mediterranea nella nostra city,
è scoppiato vicino a delle abitazioni, gettando nel panico gli abitanti di quel quartiere...

SPERO VIVAMENTE CHE ADESSO QUELLA ZONA...SCOMPARSO IL VINCOLO CHE IMPEDIVA DI COSTRUIRE...NON ENTRI IN QUEL MECCANISMO DI
CEMENTIFICAZIONE...ANZI SPERO CHE DIVENTI, CON UN'ACCURATA BONIFICA,
UN PARCO O COMUNQUE RITORNI A ESSERE QUELLO CHE ERA PRIMA DELL'INCENDIO...
UNA ZONA PANORAMICA CHE PERMETTA DI AMMIRARE LA NOSTRA CITTA'....
ALMENO DALL'ALTO...

n.d.d.:
MI ESCLUDO DA OGNI TIPO DI QUALIFICA DA DARE A QUESTI DELINQUENTI...
LA LEGGE ITALIANA DEVE CAMBIARE IN QUESTO SENSO...
UCCIDERE UNA PERSONA DEVE AVERE LA STESSA IMPORTANZA DELL'ASSASSINIO
DI UN ALBERO O DI UN ANIMALE... NON SI TRATTA SEMPRE DI UNA VITA??...

INVITO I LETTORI, COMUNQUE, A ESPRIMERE LIBERAMENTE I PROPRI PENSIERI...

venerdì 24 agosto 2007

Villa Certosa, una storia di decreti e segreti


Le carte negate ai magistrati. Il governo: esigenze di sicurezza. Anfiteatro e piscine, prima i lavori e poi i permessi?


PORTO ROTONDO (SASSARI) - «Guardare e non toccare». I decreti che mettono il timbro «top-secret» su tutta la tenuta della «Certosa» di Silvio Berlusconi in Sardegna, dal «pontile 007» per gli statisti ospiti al finto nuraghe, dall'anfiteatro alle piscine della talassoterapia, sono un segreto di Stato così segreto che gli avvocati del Cavaliere, evidentemente gli unici autorizzati a conoscere ogni dettaglio, si sono rifiutati perfino di darli ai magistrati che indagano sugli eventuali abusi e volevano una fotocopia: «Solo vedere, prego».
Stop all'inchiesta sul campo. E fine delle domande dei cronisti impiccioni al comune di Olbia: possiamo vedere le carte? «No, segreto».

AUTORIZZAZIONI TOP SECRET - Le autorizzazioni concesse? «No, segreto». Controllare l'ok dell'Ufficio Tutela Ambientale? «No, segreto». Anche i documenti sul campo di calcetto o la trasformazione d'una pozza in un laghetto? «Segreto». E come facciamo a sapere se è tutto in ordine? Primo: l'ha detto alla Camera Carlo Giovanardi: «Tutti i lavori effettuati sono stati sempre regolarmente autorizzati. Tutti, compresi quelli in questione cui fanno riferimento i giornali e relativi all'anfiteatro». Secondo: un po' di carte no-secret («eccole: nessuno me le aveva chieste prima») vengono messe a disposizione del Corriere da Niccolò Ghedini, uno dei legali del premier. Il quale ha mandato un telegramma agli uffici comunali competenti: cosa si può mostrare e cosa no lo sa lui. Ai magistrati, del resto, non era andata meglio che ai cronisti fatti sgomberare sabato scorso dalle motovedette durante il fallito attracco coi gommoni guidato dal diessino Gianni Nieddu. I vigili inviati alla Certosa dopo l'esplodere del caso del «pontile 007», così chiamato perché si favoleggiava di una grotta sotterranea accessibile a barche e sommergibili come nei film di James Bond (parola di Giovanardi: «Una balla, ci potranno entrare un paio di barchette») erano stati infatti convinti a desistere dall'ispezione perché, secondo gli addetti alla sicurezza, i lavori erano segretissimi. Tesi ribadita nei decreti varati da Pietro Lunardi e Beppe Pisanu ai primi di maggio per mettere un tappo alla fuga di notizie. Tappo esteso a tutte le altre opere giacché dopo tante visite di statisti e nipoti di statisti la Certosa, pare dicano i decreti, va ormai «equiparata a una residenza alternativa» di Palazzo Chigi. Definizione davanti alla quale i magistrati avrebbero mostrato un certo stupore. Placato dagli avvocati con l'assicurazione che il Cavaliere vorrebbe in un imprecisato futuro regalare la tenuta, come abbozzato anche in una intervista, alla Presidenza del Consiglio. Grazie.

POLEMICHE - Riuscirà la promessa a disinnescare le polemiche? Difficile. Certi lavori risultano fatti, in una zona come quella che secondo gli ambientalisti è coperta da vincoli rigidissimi, grazie a semplici autorizzazioni per «pertinenze urbanistiche». Cioè? Opere di «modeste dimensioni tali da non incidere in modo significativo sull'assetto del territorio». Una sentenza del Tar sardo conferma: non basta l'autorizzazione ma è obbligatoria la concessione edilizia per «ogni trasformazione del territorio attraverso l'esecuzione di opere comunque incidenti su aspetti urbanistici ed edilizi, che abbiano perdurante rilievo ambientale ed estetico o anche solo funzionale pur quando si tratti di una stratificazione sul suolo di materiali attinti altrove, senza interventi in muratura». Per capirci: anche un parcheggio spianato richiede la licenza. Basta il fatto che le opere realizzate alla Certosa siano pregevoli, che l'agrumeto sia un gioiello e il parco dei cactus straordinario e che gli scempi sulla costa sarda siano molto più vistosi e sgangherati da altre parti, come ha sottolineato ieri Gianfranco Fini, per legittimare la totale libertà di modellare l'esistente? Sì, diranno molti: meglio un parco curato che un bosco incolto. No, diranno altri. Meglio Versailles o la foresta che c'era prima? E' un tema. Che tocca il buongusto e i princìpi, l'arte e le regole. E qui, dicono i critici, sta il punto: passi per l'attracco coperto se è davvero preteso dai servizi e se sarà invisibile: ma il campo da calcio e le piscine e il resto?
Né i documenti spazzano via tutti i dubbi emersi. Anzi, aggiungono qualche curiosità. L'ordinanza della capitaneria che proibisce di avvicinarsi a meno di 500 metri dalla costa, per dire, non solo risulta emessa il 19 aprile scorso in seguito a una istanza presentata il 7 agosto 2004 (fulgido esempio di come alcuni riescano ad anticipare i desideri dell'autorità prima ancora che arrivi la domanda) ma questa istanza non era affatto dei «servizi» come era stato fatto trapelare ma della "P.aul.Immobiliare", una società che fa lavori marittimi e non vuole gente tra i piedi.

LAVORI - Quanto ai lavori, tra i quali spiccano l'allargamento della maleodorante pozza di un depuratore trasformata in un lago ameno, la costruzione di «un portico con wc e frigo per lo stazionamento all'ombra del personale di controllo» e il perfezionamento di due condoni (avviati dal proprietario precedente venti anni fa) che hanno sbloccato la riconversione di due baracche in eleganti villini, van segnalati almeno alcuni piccoli prodigi. Uno è la costruzione dello stupendo percorso di talassoterapia, un sistema di cinque piscine curative degradanti verso il mare: ottenuta l'autorizzazione («piccola opera»?) dal comune di Olbia il 17 dicembre 2003, l'estate prima venivano già descritte da Renato Farina in un memorabile reportage su Libero : «Persino la passeggiata il Presidente la fa con le cesoie in mano. Il telefono nella sinistra e la forbiciona nella destra. Un passo pota qua, un altro telefona là. Controlla il ghiaietto, le pale del ventilatore sotto un gazebo, le cinque piscine per la talassoterapia». Un miracolo italiano. Doppio: un mese prima d'avere l'ok alla costruzione, le piscine erano già in bella mostra (pag. 193) in un libro del progettista Gianni Gamondi con scritto «copyright novembre 2003».
Anche l'anfiteatro, tuttavia, non fa mancare le sorprese. La prima è che la Regione, per bocca dell'Ufficio per la tutela del paesaggio, diede parere favorevole all'opera (strutture portanti in cemento, gradoni di granito, 400 posti a sedere: come il Teatro Olimpico di Vicenza) il 1 dicembre 2003, cioè 56 giorni prima che fosse presentata il 26 gennaio 2004 la domanda, presumibilmente col progetto.

CONCESSIONE - La seconda è che la concessione è stata data il 4 maggio 2004, cioè due giorni prima che la il pontile e i lavori in corso a Villa Certosa fossero sparati dalla «Nuova Sardegna». La terza è che l'anfiteatro, se sono state rispettate le date dei permessi, è cresciuto a una velocità così prodigiosa da far pensare a marmi transgenici. Per non dire della vicina torretta simil-nuraghe. Era una cabina elettrica e stando alla difesa del premier dovrebbe essere stata ingentilita «nel quadro della sistemazione dell'area dell'anfiteatro». Fosse così, altro miracolo.
Era descritta infatti da Renato Farina l'estate scorsa: un'alcova coi muri coperti da «affreschi sul modello dei senesi del Trecento ma qui invece che essere piatte le donne dipinte mostrano forme mica male». La tenuta, stando al reportage su Libero , era allora tutta un cantiere: «Ferve il lavoro. In tutto il parco lavorano in cinquanta, tra tecnici e muratori...». Lui, il Presidente, era un vulcano di idee. E mostrava i menhir comprati e i carrubi di 500 anni trapiantati e spiegava: «Ora le mostro dove farò la chiesa dove la domenica dir messa». Ah, già: non c'è ancora la chiesa?

Corriere della Sera... sempre...

mercoledì 22 agosto 2007

Se si deve arrivare a questo??...

Linea dura con chi fa il furbetto del quartierino…

…l’abusivismo danneggia la natura…e non deve essere condonato…

e solo quando ci va di mezzo una vita…putroppo, si da reali importanza a questo reato…

..“Testimonianze parlano di un bambino, nato in una grotta tra l’asinello e il bue, che dalla roccia delle montagne fece uscire acqua a cascate…fino a far nascere un vero e proprio lago”…

Anche per questo nasce il condono…per pagare qualche spicciolo lo stato in cambio di abusi su ettari di vegetazione, per “rimediare” a distruzioni incontrollate del patrimonio di tutti…!!

Il crollo della terrazza costruita su una scogliera rocciosa, a Conca dei Marini nella costiera amalfitana (Salerno), che ha provocato la morte di Antonio Rocco di 54 anni e il ferimento di altre 8 persone (di cui 2 molto gravi), riporta alla luce l'annoso e scandaloso problema dell'abusivismo edilizio in Italia.

La terrazza in legno, costruita su un costone roccioso, quindi ad alto rischio di cedimento, permetteva un'invidiante e accattivante veduta sul mare, che ha tentato, fino alla tragedia, 10 persone.

Tante sono le realtà, come questa villetta, costruite su fondazioni incerte, poco sicure...

Magari sulla costa, o su vallate ad alto rischio di frana (si ricordi di Sarno e degli altri paesi colpiti da quella disgrazia), o addirittura nei pressi di vulcani (Pozzuoli, e pochi lo sanno, e l’area adiacente sorge su un cratere di un vulcano a oggi attivo).

All'alto rischio soggette le vite umane, bisogna aggiungere i danni che si provoca all'ambiente, mediante modifiche a carattere morfologico dei territori, ai percorsi fluviali…

L'abusivismo riguarda prevalentemente il centro-sud, con picchi in territori quali la Campania, la Calabria, la Puglia, ma è in crescita anche nel Lazio.

I Governi addietro, non solo non hanno combattuto l'abusivismo, ma lo hanno anche incentivato con i condoni, facendo così mettere in regola chi invece aveva raggirato le leggi urbanistiche. Quindi i vari scempi sparsi qua e là per l'Italia, ma soprattutto le vittime da esso provocato, sono causati dalla cattiva gestione delle amministrazioni locali, oltre al menefreghismo dei Governi centrali di turno. All'indomani di questa tragedia sulla costiera amalfitana, andrebbe iniziata una seria lotta all'abusivismo, mediante controlli a tappeto in tutta Italia e multe salate ed abbattimenti degli edifici fuori norma.

Interessanti sono le dichiarazioni del comandante del corpo della finanza che controlla questo territorio e del sindaco di Amalfi.

Il primo denuncia un grave fenomeno che sarebbe quello dell’illegalità delle imprese; tali ricostruiscono costruzioni abusive, fabbricati o strutture non a norma, subito dopo il loro abbattimento. Mentre il primo cittadino dell’ononima città della costiera spiegava che dovrebbero non solo rendere più rigide e severe le normative riguardanti la lotta all'abusivismo, ma cercare anche di rendere burocraticamente meno faticosa la possibilità di edificare. Perchè le leggi in materia urbanistica sono spesso troppo lente ed inefficaci, incentivando così costruzioni veloci ed illegali, quindi irresponsabili.

A VOI LA PAROLA…

Commentate, lasciate pareri, denunciate episodi…

BISOGNA CRESCERE!!!!

Salve ragazzi...

Siamo solo al secondo giorno e già ho ricevuto 100 contatti...
Per me è un successo...ma bisogna crescere...

DITELO A TUTTI

STA X NASCERE UN NUOVO MODO PER VIAGGIARE

SU INTERNET RESTANDO INFORMATI SUGLI
AVVENIMENTI RIGUARDANTI L'AMBIENTE E NON SOLO..

METTETE QUESTA PAGINA COME PREDEFINITA....
E RESTATE AGGIORNATI...

In più commentate, suggerite, lasciate opinioni...
Bisogna crescere.....

lunedì 20 agosto 2007

Consigli utili per risparmiare...ma soprattutto per non inquinare...

-Non usate i prodotti usa e getta, così ridurrete il flusso di materiali ed energia nel sistema economico, con gran beneficio per l’ambiente ed i cambiamenti climatici.

-Preferite i prodotti col vuoto a rendere. Riciclare una bottiglia integra consente un risparmio energetico 5 volte superiore alla fusione del vetro rottamato

-La plastica è un prodotto inquinante e non biodegradabile. Sarebbe utile usarla per oggetti destinati a durare. Preferite confezioni di carta o cartone e contenitori di vetro.

-Evitate le bibite in lattina, i contenitori di alluminio per essere prodotti emettono gas che provocano l’effetto serra poiché richiedono molta energia elettrica.

-Raccogliete separatamente la carta sia in casa che sul posto di lavoro, riciclare la carta è molto importante.

-Non trasformate in rifiuto qualcosa che potrebbe essere ancora utile. Vestiti, mobili, elettrodomestici vecchi ma ancora funzionanti possono ancora servire a qualcuno e anche questo contribuisce a salvare il clima.

-La bicicletta naturalmente è il mezzo meno inquinante. Usatela al posto dell’auto o del motorino, farà bene anche alla vostra salute!

-Prendete i mezzi pubblici, risparmierete anidride carbonica e soldi! E avrete sicuramente più compagni di viaggio!

- Se proprio viaggiate in auto, mettetevi d’accordo con chi fa il vostro stesso percorso, insieme risparmierete soldi ed anidride carbonica!

-Per lunghi percorsi utilizzate il treno, consuma meno energia e quindi non minaccia il clima. Inoltre è più sicuro e confortevole.

-Per l’appartamento e per l’ufficio acquistate lampade compatte a fluorescenza ad accensione elettronica: sono più efficienti delle lampadine tradizionali, durano di più e fanno risparmiare energia e denaro.

-Fate controllare periodicamente la caldaia, posizionate i radiatori in modo che sia agevolata la circolazione dell’aria e inserite dietro i radiatori pannelli riflettenti.

-Se avete il riscaldamento autonomo dotatevi di un cronotermostato per sincronizzare l’accensione con la vostra presenza, altrimenti fate dotare il condominio di contatori di calore per poter valutare i consumi.

-Gran parte del calore viene sprecato per il cattivo isolamento termico: isolate le parti esterne, montate infissi in legno con doppi vetri, spenderete meno per il riscaldamento e l’ambiente ne guadagnerà.

-Valutate la possibilità di installare uno scalda acqua solare. Il risparmio energetico vi consentirà di recuperare la spese in 3-4 anni, dopodiché sarà tutto un guadagno!

-Se avete scada acqua elettrici sostituiteli con una caldaia a metano. E’ meglio utilizzare direttamente un combustibile, possibilmente quello meno inquinante.

-Quando acquistate una lavatrice controllate i consumi d’acqua e di energia dichiarati. Effettuate solo lavaggi a pieno carico. Voi risparmierete soldi e il mondo risparmierà in emissioni di gas serra.

-Se avete uno scalda acqua non elettrico, cioè solare o a metano, allacciate la vostra lavastoviglie direttamente all’acqua calda, disponendola il più vicino possibile allo scalda acqua.

-Sciegliete frigoriferi a più comparti: avrete minori dispersioni durante l’apertura delle porte. Assicuratevi che il gas refrigerante non sia del tipo CFC o HCFC: distruggono l’ozono e provocano l’Effetto Serra.

-Posizionate il frigorifero nel punto più fresco della cucina. Regolate il termostato su posizioni intermedie essendo di solito non necessarie le posizioni più fredde.

-Alimentatevi con prodotti dell’agricoltura biologica: vi eviterà di ingerire residui di pesticidi, conservanti e coloranti. Anche il clima ne beneficerà, infatti l’agricoltura biologica richiede meno energia.